Alfabeto della morte

2024

Come sono nate queste immagini?
Per caso dal ritrovamento fortuito di 55 volumi invenduti del primo numero di un’enciclopedia¹⁾, destinati al macero. Dopo averli conservati per anni, scopriamo in una delle copie l’Alfabeto della Morte²⁾, una serie di 24 capilettera disegnati nel 1524 da Hans Holbein il Giovane e incisi da Hans Lützelburger. L’alfabeto della morte si rifaceva alla danza macabra, rappresentazione di scheletri danzanti con donne e uomini, memento mori rivolto a tutti i membri della società a partire dal papa, il re, la regina, persone comuni come l’usuraio, il buffone fino a giungere all’ultimo elemento della scala sociale dell’epoca, il bambino. Fanno eccezione la lettera "A" e la lettera "Z" alle quali Holbein aveva associato rispettivamente l'immagine dell'Ossario e del Giudizio Universale. Suggestionati dalla storia di queste immagini abbiamo deciso che era giunto il momento di realizzare qualcosa con quei volumi tutti uguali. La loro carta poteva essere utilizzata come supporto per la stampa dei nostri capilettera che, rispetto all’Alfabeto della Morte di Holbein, sono composti di due parti distinte ma complementari date dall’unione di due pagine dell’enciclopedia: sulla pagina di sinistra, che tratta la voce enciclopedica “Alfabeto della Morte”, è stampata l’immagine della lettera dell’alfabeto che interagisce con una nostra rappresentazione simbolica della morte, sulla pagina di destra è presente la descrizione di un personaggio che rispecchia la gerarchia sociale di Holbein tratto dai lemmi contenuti nel primo numero dell’enciclopedia. Per citare un esempio alla lettera “K” Holbein aveva associato la figura del nobiluomo che noi abbiamo interpretato con Vittorio Alfieri.

1) Grande Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse Vol. 1 A – Anve, 2007, Milano
2) Un sito di riferimento molto interessante che abbiamo consultato è il seguente: http://www.dodedans.com.