Lasciare i giorni, la montagna, i prati lasciar la terra e diventare schiuma d'onda...

2016

Questo video, presente nell'installazione: Schiuma d'Onda, si ispira al racconto: "Schiuma d’onda" di Cesare Pavese tratto dalla raccolta "Dialoghi con Leucò". La poetessa Saffo e la ninfa Britomarti sono interpretate dalla performer Enrica Brizzi, e dialogano metaforicamente sulla loro sorte: essere acqua, elemento primordiale, elemento della natura in cui nasce e muore la vita.

"(Parlano Saffo e Britomarti).
SAFFO - E' monotono qui, Britomarti. Il mare è monotono. Tu che sei qui da tanto tempo, non t'annoi?
BRITOMARTI - Preferivi quand'eri mortale, lo so. Diventare un po' d'onda che schiuma, non vi basta. Eppure cercate la morte, questa morte. Tu perchè l'hai cercata?
SAFFO - Non sapevo che fosse così. Credevo che tutto finisse con l'ultimo salto. Che il desiderio, l'inquetudine, il tumulto sarebbero spenti. Il mare inghiotte, il mare annienta, mi dicevo.
BRITOMARTI - TUtto muore nel mare, e rivive. Ora lo sai.
SAFFO - E tu perchè hai cercato il mare, Britomarti - tu che eri ninfa?
BRITOMARTI - Non l'ho cercato, il mare. Io vivevo sui monti. E fuggivo sotto la luna, inseguita da non so che mortale. Tu, Saffo, non conosci i nostri boschi, altissimi, a strapiombo sul mare. Spiccai il salto, per salvarmi.
SAFFO - E perchè poi, salvarti?
BRITOMARTI - Non so, non l'avevo veduto. Sapevo soltanto che dovevo fuggire.
SAFFO - E' possibile questo? Lasciare i giorni, la montagna, i prati - lasciar la terra e diventare schiuma d'onda - tutto perchè dovevi? Dovevi che cosa? Non ne sentivi desideri, non eri fatta anche di questo?
BRITOMARTI - Non ho fuggito i desideri, Saffo. Quel che desidero ce l'ho. Prima ero ninfa delle rupi, ora del mare.
Siamo fatte di questo. La nostra vita è foglia e tronco, polla d'acqua, schiuma d'onda.
Noi giochiamo a sfiorare le cose, non fuggiamo. Mutiamo"...

da Dialoghi con Leucò, Cesare Pavese, 2014 - Edizione Einaudi, Torino

Exhibitions:
"Complementi di luogo" a cura di Salvatore Giò Gagliano e Diego Pasqualin | Palazzo Barolo | Torino 18 settembre - 9 ottobre 2016 |
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